giovedì 14 giugno 2012

“questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.” (A. Merini) 


Tutte le volte che le nostre ombre s’incontrano non piovono che sospiri, 
Simultaneo come uno sguardo si muove il cuore..
La tua mano forte in un possibile gioco di dita, è brezza che assale, 
desiderio che chiede risposta e non ammette sosta prima del cedimento.. 
Un segreto trattenuto, la vivacità che dopo rimane negli occhi, sinestesie immutevoli.. 
Ci sono odori che conservo nitidi come fotografie.. 
Oggi è fatto di niente di importante e di consuetudini da imparare a memoria.. 
brutalità e gentilezza nello stesso piatto.. 
paure pastello ed il silenzio senza forme di possesso poco più distante di un'ombra, fragile e forte.. 
Mi dondolo sopra domande a perdere.. 
Che importa cosa inizia o finisce quando anche i ricordi hanno ormai i capelli bianchi? 
vizio ribelle, l'erba recisa già ricresce..

Un po’ di possibile, sennò soffoco. 


Ogni inizio è una voragine coperta di nebbia, un oracolo senza risposte. 
Un’urgenza di pelle dentro a una carezza ferma la brevità dell'istante.. 
Allerta, osservo poco distante da me grovigli d'ombre 
come coralli si sono colorati di rosso i pensieri 
per fare da sostegno ai miei cedimenti e non scivolare distratta da uno sguardo 
fra le rose che non si sa se fioriranno. 
Ho scardinato la pazienza con l'indecenza di un amore non dichiarato.. 
Barricata dietro una lacrima stringo teneramente tutta la tua assenza. 
C'è un tempo lontano che deve ancora arrivare.
Oggi semplicemente mi manchi.

martedì 1 novembre 2011

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La logica dell'istinto è disubbidire e porta a sfilarsi una curiosità come un maglione,per vestirsi di gioia.
E' arrivato in un soffio e ancora non è andato via..un salto nel vuoto con per paracadute un manto di stelle.
Sono stata ferma troppi giri nel calendario delle attese, ma il tempo di ieri non è andato perso..
Confusa e mai straniera, passa in me, in punta di piedi l'urgenza di un bacio e accende nuovi giorni.
Scrivo molto più con gli occhi che non con le mani.
Un sole vestito di rosso evidenzia il desiderio e una curiosità silenziosa dentro e fuori la pelle
potrei correre a piedi scalzi sui miei stessi inciampi per ritrovarci clandestini nel presente.
Brividi intensi come certi temporali estivi racchiusi dentro la notte.
In quest'andare di vizi è di nuovo mio il cielo che si colora di meraviglia.
Nulla di stabilito. Dopo una nicchia di giorni, una gru ha rimosso le vecchie inutile emozioni
e ora proietto come su un fuoco che non riesco a domare
pronta a vivere tutto quel nuovo che ancora non mi appartiene.
Oggi non piange neanche il salice..
Mi ritrovo alla fine di un pensiero,seduta in disparte,di spalle,aggrappata al solito muro che crolla
in cerca di un equilibrio..
cado come certe stelle in agosto senza sapere dove atterrerò.
"Nessuno ti regala niente. Te lo devi prendere"
In bilico tra la donna che dorme e la bambina che sogna mi sveglia la luce intermittente d'un ricordo
ma è un sole ormeggiato tra le nuvole e la prospettiva degli occhi, evidenzia la parte di un improbabile "arrivederci"
Se la vera finzione è di chi non finge imparerò a guardarmi cercando solo di riconoscermi..
Vorrei sentirmi mancare il respiro per l'attesa che si fa vicinanza e impaziente,truccarmi mentre la matita degli occhi
cerca di scrivere un altro sguardo.
A dispetto dei discorsi c'è sempre un'ombra disubbidiente che si ribella.
Tre me e te,il dubbio e la certezza si fanno argine per rumori fuori posto che racchiudono tutto quello che sai
e che non ti ho mai detto.
Di noi è altro e quasi più non ci riguarda.
Sentisse come piove in me, ma ora voglio solo vivere indisturbata dai giorni senza memoria.
Certe decisioni sono come treni che non regalano nemmeno lo spazio d'un addio.
Sono arrivate le ruspe a portare via detriti togliendo le cose inutili dalle pareti del cuore senza urgenza di pianto.
S'avvicina il risveglio..
In questo tempo senza senso cigolano anche le stelle, guardo al di là delle cose
e passo notti insonni a caccia di un motivo; sono acuti senza voce tutti i minuti che conto. Ancora aspetto.
Il rumore dell'attesa rimane a scandire le ore; è il mio tempo migliore perchè è il tempo che ha futuro,
respiro un'aria nuova,non viziata,curiosa,in attesa di un treno pronto per partire verso ogni direzione che non sia mai certezza.
Ogni volta che m'incrocio allo specchio lo sguardo non indietreggia in un silenzio,ogni giorno più feroce..
La lucidità di quello che è perso evidenzia strati di polvere
ma è solo un pensiero disfatto ed io sono una ballerina che rimane sulle proprie punte,con un cuore fragile in mano.
Nascono sempre dall'inverno le primavere,dopo quel prima in cui tutto era inutile.
Il punto di inizio e di non ritorno,forse.
Reduce dagli esercizi di obbedienza,mi sono ritrovata in tutte le mie fragilità perdendo miliardi di lacrime
e non un etto d'orgoglio oltre la leggerezza.. barcollo nelle cose che succedono,ma è un attimo magico inafferrabile come il vento
resto perfettamente sincronizzata su quello che voglio..
Dietro il sipario del divenire l'odore del tempo che passa sul pianerottolo del mio domani
rimane l'alone di un nuovo fresco giorno di festa e nuovi venti a trasportare le antiche foglie;invecchiando mi amo di più..
E' una serranda che si apre, arriva senza preavviso e senza aggiungere altro soffia e sposta le nuvole..
sento sotto ai piedi l'ebbrezza che dà..e divento un campo fiorito.
Alla ricerca del solito dove raccolgo tutti i miei vezzi sparsi e li indosso come i più preziosi gioielli..
La vanità è l'odore inebriante di un giorno di pioggia.
Mi abita clandestino un peccato vestito di bianco,ho voglia di un tempo felice in cui non piange nemmeno il salice.
Capelli tirati indietro come la coda di un cavallo da corsa,resto nascosta all'ombra di sentimenti opalescenti e multi sfaccettati
impalpabile come zucchero a velo. Ruggisce il cuore appannandosi; quanta fatica non avere nemmeno una virgola come appiglio.
ll tempo è solo un alibi che fa crescere la pazienza al posto del dente del giudizio.
Non una risposta rimane fra le mani;
Con gli occhi chiusi, trattenendo il respiro e contando velocemente le lacrime, se ci sono.. sono dentro, trattenute.
Fresco profumo di inverno…Sete di equilibri incerti, fame di sicurezze dai colori accesi.
Indosso le apparenze e poi, via..cado, per caso, su parole sbagliate.
Il turbamento della gelosia sbolle lentamente.. Si perde nei sentieri degli occhi.
I vetri si appanneranno, forse anche le idee e le scelte intraprese.
E’ solo nei gesti di ogni giorno, in quelli improvvisi, ma consueti, che mi riconosco…
distante quanto un tuono dal lampo
uno sguardo morbido e accogliente risuona in una tasca vuota
mentre una matita rossa porpora scende dal volto sulla carta,,
Voglia di andare dove nulla torna.
Il cuore ha la libertà d'essere schiavo solo di se stesso.
A forza di strappare pagine scappano fra uno strappo e l'altro, parole a perdere
e resto impigliata alla ragnatela di discorsi già fatti.
Negli occhi la ricerca e l’imprevisto senza fine
Ancora mi assalgono il cuore le incertezze che abito..
tra carezze ruvide generate dagli sbagli.. sto recitando la sopravvivenza.
Avrei voluto cadere in altro modo, in altro dove..
Distillo invece altre lunghe notti senza stelle
Sono sempre lì regina senza regno e senza più voce,
in bilico tra qualcosa ch'è stato e che non sarà altro.
è forse ora di chiedersi il perchè ho imparato ad ubbidire all’abitudine,
ma insisto nel lasciarmi catturare dalle ombre
La verità è un silenzio sulle labbra, che urla dentro.
La distanza è una schiena ed io rispondo a salve ai dubbi per non scivolare senza perché.
Riecheggia nel domani il cigolìo di una porta che non si chiude.
Per imperseguibile sfinimento abbandono un bagaglio inutile con cui continuare a viaggiare sarebbe scomodo.
Anche la corda non trattiene.
Nulla a che vedere col sogno di questa notte, restano due ombre appese agli occhi..
è di nuovo mio il tempo che attende e mi consuma come un tacco sull'asfalto.
L'altalena è ferma.
Con lo sguardo perso nell'ieri ho costruito una barriera di nebbia..
che questa tristezza è solo vento che passa, attraversa e fugge.
In quest'ottobre verità e menzogna si dondolano morbide sui fianchi,
un cerchio alla testa che non è un'areola
e l'ombra di un sorriso, intenso e breve come la ragione, quasi mi rende bella.
Nessun rumore disturbi i miei sogni.
Si scrivono da soli questi giorni
in bianco e nero il sapore che arriva dalla pioggia
e in un dove che non so il passo frettoloso di chi non conosce la meta.
Certe ombre si vedono anche al buio, ma io ritrovo il sole mentre qui ancora piove.
Un respiro profondo. Cuore e fiato. Insieme.
Ci sono venti a cui è difficile sottrarsi, ma con la grazia tenace di un rampicante
reggo in equilibrio sul dito innumerevoli occasioni.
Sgomitando. Intelletto e cuore. Uno alla volta.
Consuetudini. Un cenno che non riempiono i silenzi.. certe attese neanche troppo distanti…
Cercami lì. Nell'andare e nel venire.
Perchè tutto succeda d’improvviso inconsapevolmente.
Ogni volta disfare e poi rifare..
ma la fiamma traballa ormai da troppo ed io mi annoio
lascio andare le lacrime e ricomincio con vanga e rastrello.
La vita richiede presenza,ma sono le assenze quelle che non mancano mai.
Ci ho pensato su a lungo, senza rendermi conto che ci stavo pensando
e oggi ho ancora la stessa domanda arrotolata attorno al collo..
forse non devo cercare l’ordine ma amare il caos perchè alla fine non si scivola quasi mai, in salita.
Sto così: senza soffrire, senza capire
sulla mia fronte c’è scritto “Do not disturb”
perchè i pensieri tagliano come falci e la verità è polvere in controluce.
Il cuore rulla come un tamburo, l'emozione disobbedisce, si fa scoprire e gli occhi cominciano a brillare..
Ci sono baci che fanno bruciare le labbra per giorni e abbracci che i chilometri non riescono a separare
e forse non servono le parole…
Barcollo nella discontinuità delle mie aspettative..mi serve stare a vedere,
ma anche fare succedere le cose.
Una canzone sentita e risentita… si cresce e si guarda con più malizia
fa freddo fuori e anche dentro e ci sono le incomprensioni
perché nella fretta di certe situazioni sfuggono i pensieri e le parole..
è facile scaricare e incolpare e sbraitare e non ragionare ...e poi... e poi...
poi le strade si dividono e il retrogusto è amaro e sgradevole
ma certi cambiamenti avvengono quando qualcosa la senti sbagliata..
La pazienza dell'Amore, non è pazienza,è' Amore.

martedì 23 agosto 2011

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C'è stato un tempo in cui ero così ingenua che neanche immaginavo.
Non pensavo alle conseguenze, non pensavo a vivere le cose, non pensavo a proteggere.
Sapevo che avremmo lottato, insieme.
Bevevo le tue parole, sembravi sapere tutto dell'amore e sembravi bravo ad insegnarmelo.
Era il tempo in cui eri in ogni mio istante, in ogni gesto, eri la causa e la conseguenza di ogni cosa.
Mi ero tacitamente, completamente consacrata a te.
Questo è sempre stato per me il nostro amore, un Credo.
Poi qualcosa finisce. Non è vero.
I sentimenti non si esauriscono, i sentimenti sono energia rinnovabile che ha il nostro corpo come sorgente,
finchè noi ci siamo, loro ci sono. Fino all'ultimo anelito.
Poi succede che cambiano le vite, si cresce. Non è vero.
L'amore muta continuamente e cresce prima ancora che riusciamo a raggiungerlo.
E' incontenibile in qualsiasi corpo e in qualsiasi anima.
L'amore avrà già fatto e disfatto il futuro, mentre noi viviamo lentamente i nostri attimi presenti.
Poi succede che mi dimenticherai. Non è vero.
Non ho MAI trascorso un giorno senza pensare a te, sulla punta del mondo,
o sotterrata negli abissi di amori neonati o stanchissimi, ho affrontato, cercato, fuggito -invano- il tuo ricordo.
Poi arriva la resa dei conti. La resa e l'arresa.
E allora partorisco la mia verità,
dopo anni di risposte mancate,
di amarissime bugie vestite di zucchero scadente,
dopo anni di meretrici vestite da angeli custodi.
Io ora so cosa succede.
Succede che si smette di lottare.
E' solo allora che un amore finisce.

venerdì 5 agosto 2011

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Ci sono quelle giornate in cui è un pò più difficile sorridere.
Tu ci provi, allarghi gli angoli della bocca e magari scopri appena i denti bianchi,
ma tutto ciò che ricavi è una smorfia che non s'addice al tuo sguardo per niente sorridente.
Sono quelle giornate in cui la notte prima hai dormito poco e stai morendo di sonno, ma non riesci ad addormentarti.
Però vorresti tanto chiudere gli occhi e staccare la spina,
non c'è nient'altro al mondo che vorresti di più, perchè così dimenticheresti che giorno è,
e quando apriresti nuovamente le palpebre, sarebbe già passato, sarebbe già ieri, e tu saresti nel domani.
Ma in quelle giornate non puoi sfuggire al presente, lo devi vivere volente o nolente.
Fa male affrontarlo, fa così tanto male che anche se ti scotti con la teglia dei biscotti che stai facendo per tua madre,
benedici il cielo che ti dà un dolore fisico facendoti dimenticare per un attimo quello mentale,
perchè per quello, non ti basta un pò d'acqua fresca per lenire il bruciore.
In quelle giornate dove è un pò più difficile sorridere, è un pò più difficile tutto.
Se fai fatica a sorridere, non riesci a emettere altro che un risolino nervoso, pieno di stanchezza,
che si esaurisce con un sospiro mozzato al posto di una risata allegra,
non riesci a camminare con passo sicuro, fiero, orgoglioso, non riesci a scherzare spensieratamente con gli amici.
Se fai fatica a sorridere, fai fatica a vivere, ecco la verità.

mercoledì 3 agosto 2011

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Amici. Giri e rigiri, ti dicon sempre le stesse cose: « chi trova un amico trova un tesoro ». 
Siete sicuri? L'amicizia è paragonabile ad un tesoro? Io credo proprio di no. 
Quale effimero oggetto, quale più grande tesoro, riesce ad aiutarti a vivere? 
Elencatemi un tesoro che vi faccia venire la voglia di alzarvi da quel cazzo di letto alle sette e andare a scuola, che vi faccia alzare il culo dalla poltrona, il sabato sera per uscire,che vi faccia venir voglia solo di andare cinque minuti a prendere un caffè in uno schifoso bar. 
Ovvio che non si trova, che domande sono?! 
Gli amici son i tuoi fratelli mancati, quelli con cui vorresti passare la vita. 
Quelli grazie ai quali, una giornata di merda diventa una giornata stupenda. 
Quelli che da ubriachi ti fanno preoccupare così tanto che ti senti quasi come un loro genitore. 
Son fortunata ad averne pochi ma buoni, come si suol dire, e per avere loro ne ho cambiati tanti. 
Passate di cotte e crude. Son fiera di loro, e non me ne separerò mai, qualsiasi cosa accada.

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Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, 
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,chi non rischia di vestire un colore nuovo,
chi non parla a chi non conosce.Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero al bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi,quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,chi e' infelice sul lavoro,chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,chi non si permette almeno una volta nella vitadi fuggire ai consigli sensati.Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.Muore lentamente, chi distrugge l'amor proprio,chi non si lascia aiutare.Muore lentamente, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.Lentamente muore,chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

lunedì 18 luglio 2011

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E' a te che dedico
ora le lacrime.
Quelle che tu non puoi vedere,
quelle che in silenzio
passano sotto lo sguardo
e si fermano,
confondendosi nelle acque del mare.

E' a te che chiedo perdono
se non so comprendere,
se sono l'ingiusta
tra le creature che hai veduto.

E' te che cerco
nelle mie solitarie notti.
E' che te vorrei al mio fianco.
E' in te che continuo a sperare.
ed ora..dove sei?

martedì 31 maggio 2011

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Io e te ne abbiam vista qualcuna - vissuta qualcuna
ed abbiamo capito per bene - il termine insieme
mentre il sole alle spalle pian piano va giù
e quel sole vorresti non essere tu

e così hai ripreso a fumare - a darti da fare
è andata come doveva - come poteva
quante briciole restano dietro di noi
o brindiamo alla nostra o brindiamo a chi vuoi

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo
per fregar la morte?
nessuno dice mai se prima o poi
e forse qualche dio non ha finito con noi
l'amore conta

io e te ci siam tolti le voglie
ognuno i suoi sbagli
è un peccato per quelle promesse
oneste ma 
grosse

 ci si sceglie perfarselo un pò in compagnia
questo viaggio in cui non si ripassa dal via

l'amore conta - l'amore conta
e conta gli anni a chi non è mai stato pronto
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te

grazie per il tempo pieno
grazie per la te più vera
grazie per i denti stretti
i difetti
per le botte d'allegria
per la nostra fantasia

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo per fregar la morte?
nessuno dice mai se prima o se poi
e forse qualche dio non ha finito con noi

l'amore conta
l'amore conta
per quanto tiri sai
che la coperta è corta
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te
l'amore conta

martedì 17 maggio 2011

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Sono sicura di aver espresso un desiderio,
non mi sembrava così impossibile,
non mi sembrava lo stesso di sempre.
Eppure, respiro solo adesso
dopo una pioggia di meteoriti sulla mia pelle,
non mi sono risparmiata neanche un'emozione,
neanche un dolore.
Sono invecchiata in questa settimana,
cresciuta, no grazie.
Mi sento il cuore trasparente,
le ho prese tutte,
ho incassato colpi su colpi senza liberarmi, mai
entrando in decine di vite cercando la ragione,cercando le parole,
ossessionata dal dover dare spiegazioni.
Ti ho chiesto aiuto e non hai fatto altro che mostrarmi
che al peggio non c'è mai fine.
Dove sei finito? Dove ti sei perso? Tra quali braccia e tra quali delusioni?
Non posso contare un solo giorno in cui non abbia pensato a come diavolo hai fatto ad accartocciare tutto, a ridurmi così.
Ho trascorso ore in apnea a ridere di questo strano modo di sentire,
a guardare il cielo straripare oltre le nuvole e sentire il tatto delle sue parole,
a sentire la forza del respiro.
Ho pensato per un attimo che avevo preso un abbaglio
e che tutto ciò di cui avevo bisogno dormiva sulla mia schiena.
Ma è bastata una tua parola per far svanire tutto il bello,
ha ragione lui che strappa una stella dal cielo per farmi sorridere
e sa che sei così potente anche nel farmi male,
anche quando soffochi il petto e insanguini quel panorama meraviglioso.
Sto vagando in un mare di incertezze,
ma la rabbia non mi arriva, io non riesco ad odiarti
e non smetterò mai di maledirmi per questo.

Mi trovo persa nei tuoi occhi immobili cercando di leggere tutto ciò che non dici.
Ma ho imparato da te a tacere, a rinnegare le emozioni, a pesare.
E così ho calcolato bene le distanze, io che di preciso non ho nulla,
che non ho mai fatto differenza tra il tuo cuore e il mio,
stavolta segno il limite e non perdo un dettaglio.
IO sono senza fiato,
IO sono senza parole.
Era troppo semplice innamorarsi di lui
quasi quanto lo era non innamorarsi di te. 



Non ho anima neanche per sputare fuori queste lacrime.
Io ti aspetto e tu mi ignori.

lunedì 16 maggio 2011

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E anche questa notte è passata. Mi sembrava di averti qui, accanto a me. Riuscivo persino a sentire il tuo profumo, il tuo calore. Ti stringevo per assaporare il momento il più possibile,conscia del fatto che sarebbe durato poco, ma purtroppo nulla era reale.Era solo un sogno.
Un bellissimo sogno. Ora sto nel mio letto, sotto le coperte, era una bella giornata di sole, fredda, ma calda allo stesso tempo, proprio come si sente il mio cuore. Caldo, perchè ti ama, freddo perchè la sua fonte di calore ora è lontana.
I giorni scorrono a rilento